Il buon vivaio

L'Ajax  tornata in semifinale di Champions (foto pagina Facebook Ajax).

In queste ultime settimane tutti, ma proprio tutti, hanno parlato dei ragazzi terribili dell’Ajax, società storica che da sempre vanta giovani fortissimi usciti dal suo vivaio. Sono bravi, davvero bravi, tutti, nessuno escluso. E ci hanno fatto divertire, perché con il loro gioco spregiudicato e ipertecnico hanno riportato il bel calcio.

E come la loro forza è stata la gioventù, proprio questa caratteristica è stata la loro peggior nemica. Per inesperienza, paura e giovane età non sono riusciti a gestire la rocambolesca partita degli Spurs anche se tanto di cappello va anche a loro, ovviamente.

Ci resta però il buon sapore del bel calcio goduto in questa Champions League grazie a loro e, alla fine, il gioco è gioco e va bene anche questo epilogo. Di certo abbiamo riscoperto il buon vivaio che è sempre stato e continua ad essere l’Ajax. Da anni osservo le giovanili in trasferta a Bologna durante We Love Football, splendido torneo pasquale Under15 organizzato da Marco De Marchi, ex giocatore e oggi noto procuratore.

Tutti gli anni vedo giovani davvero promettenti, talentuosi, del tutto paragonabili alla prima squadra che tanto ci ha fatto divertire, come stile di gioco e dinamismo. Quindi le nuove leve sono lì, già nel vivaio, pronte ad esplodere.

E nelle altre squadre? Quanti ragazzi cresciuti nel vivaio arrivano davvero in Primavera o addirittura in prima squadra? Pochissimi. Ecco l’errato lavoro nei club, che preferiscono comprare giovani più che formarli. Un club italiano, dopo un pessimo 2017/2018, ha completamente rivoluzionato le rose delle sue giovanili più importanti, acquistando praticamente tutti i giocatori e mantenendo solamente 2 ragazzi dello scorso anno.

Oltre al grave costo per la società ci si deve interrogare sulla qualità di lavoro del settore giovanile. Se non “produci” i giocatori per la tua prima squadra allora non stai lavorando bene. Atalanta, Milan, Inter, Juve, Fiorentina e Roma hanno una buona qualità di vivaio, che gli permette di schierare i vari Kean, Conti, Cutrone, Pinamonti o Chiesa… e le altre?

Alcune società di Serie A hanno da qualche anno iniziato un lavoro molto serio sul settore giovanile, come Sassuolo o la Spal e in futuro vedranno di certo i frutti del loro duro lavoro. Poche, troppo poche però le società dal vivaio florido come l’Ajax, modello da imitare e qualità a cui puntare.