Presidenza Figc ecco chi sono i candidati

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Come ormai sanno anche i muri, dopo il grande fallimento – ovvero la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia – la Federazione Italiana Giuoco Calcio è senza governo e il prossimo 29 gennaio verrà eletto il nuovo presidente. Che dovrebbe – e in questi casi il condizionale è sempre d’obbligo – contribuire a rifondare l’asfittico calcio nostrano che oramai da molti anni patisce la concorrenza di altre federazioni, decisamente più evolute o, quanto meno, più coraggiose e meno. A livello internazionale dopo il filotto di piazzamenti tra le prime quattro ai Mondiali, tra il 1978 e il 1994 (a parte Messico 1986 sempre a segno), nelle ultime due edizioni non abbiamo mai superato il girone e addirittura non saremo in Russia. Con l’Under 21, da sempre fiore all’occhiello del nostro calcio – siamo ancora la nazionale col miglior palmares – negli ultimi 14 anni solo una volta siamo andati in finale – perdendo 2-4 con la Spagna. Insomma se non da rifondare, il calcio nostrano va indubbiamente cambiato per tornare leader mondiali. Badando, probabilmente, meno al proprio orticello e più alla visione d’insieme.

Dopo le dimissioni del presidente Tavecchio e del Consiglio Federale, ci si appresta dunque a nuove elezioni. Nelle quali, da più parti si è detto che conteranno più i programmi che le persone. Ma intanto è importante conoscere chi sono i candidati, o almeno i presunti tali, che vogliono la poltrona da numero Uno del calcio nostrano. Sono tre e rappresentano importanti gruppi di elettori nel parlamento del calcio: Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, Gabriele Gravina, presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico – ovvero la Lega Pro – e Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

Tre, di estrazione, cultura ed esperienze completamente differenti. Proviamo a conoscerli uno per uno. Nella prima puntata iniziamo dall’ultimo, ovvero il campano Cosimo Sibilia.

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