Calcio e sudore: Damiano Tommasi

Damiano Tommasi (foto www.assocalciatori.it)

È l’uomo forte dell’Assocalciatori, diventato presidente dell’Aic il 9 maggio 2011 dopo l’addio del suo fondatore, Sergio Campana per 43 anni numero uno dell’associazione dei giocatori. Nato a Negrar, in provincia di Verona, ha iniziato a giocare nella squadra del suo paese, prima di passare al Verona e, poi, arrivare a Roma dove ha vinto lo scudetto e la SuperCoppa con la maglia giallorossa. Ovviamente è la componente più legata al calcio giocato tra i tre candidati e quello più addentro al lavoro sul campo. Un lavoro che dovrebbe essere rifondato a partire dal calcio giovanile per tornare in auge. Ha concluso la carriera nel Sant’Anna di Alfaedo in Seconda Categoria, anche se è ancora tesserato con La Fiorita di San Marino con la quale ha disputato, lo scorso anno, anche i preliminari di Europa League alla verde età di 43 anni. Ha segnato anche un gol in 25 presenze con la nazionale italiana, ma ha ottenuto il miglior risultato in azzurro nel 1996 con il titolo europeo vinto con l’Under21 in Spagna. Oggi va di gran moda ma Damiano Tommasi è stato il primo italiano a giocare in Cina per il Tianjin, subito dopo le esperienze al Levante e al Qpr in Inghilterra.

Idee e cambiamenti. Voleva un unico candidato alle prossime elezioni, perché secondo lui i cambiamenti vanno condivisi e dunque sarebbe impossibile farlo se ci fossero tante anime diverse e un unico calcio. Certo non è facile far coincidere quelle professionistiche e quelle del più puro dei dilettanti. Ma è evidente che il “sistema calcio Italia” nella sua interezza va riformato. Ha chiesto aiuto anche al popolo del calcio, con suggerimenti via social, anche se questa sembra un po’ demagogica come iniziativa.

A chi piace. Ovviamente ai rappresentati dei calciatori che lo voteranno. Le Leghe di A e B difficilmente vorrebbero avere un sindacalista-calciatore al governo, con i Dilettanti è stato scontro aperto e poi c’è Sibilia da votare. La Lega Pro ha il suo candidato mentre c’è stata una notevole spaccatura nel recente passato con gli allenatori. Gli arbitri, dal canto loro, hanno fatto sapere che con tre candidati al primo turno si asterranno. E comunque anche se si schierassero compatti con Tommasi non potrebbe mai essere eletto senza il consenso delle Leghe maggiori, di giocatori, allenatori e arbitri anche se il peso dei calciatori (20%) è una notevole merce di scambio.

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